domenica 27 gennaio 2013

Addio a Fringe, molto più che sci-fi

Con un doppio episodio speciale di quasi due ore, “Fringe” saluta - negli Usa - i suoi fan con un finale adrenalinico, pieno di combattimenti, salti dimensionali, citazioni che celebrano il passato della serie, grandi sentimenti e un addio difficile 



Gli addii sono sempre difficili. 
Nella vita reale come nella finzione, concludere una storia è un momento molto delicato: per questo prima di compiere l’operazione “Addio a Fringe” torniamo indietro di qualche anno. 

Nel 2004 J.J. Abrams e soci hanno impresso una svolta al mondo della televisione grazie a “Lost”: la scrittura complessa dalle ambizioni altissime, lo stile cinematografico e la capacità di creare personaggi forti e ben caratterizzati, capaci di far appassionare milioni di fan, fecero di quella serie un esempio. In molti hanno provato imitarla: “Flashforward”, “The Event”, “Terra Nova”, hanno provato ad emulare “Lost” prendendo come spunto principale il filone fantascientifico, ma si sono rivelate dei fallimenti. Nel 2008, quasi in sordina, Abrams diede il via a “Fringe”, serie di fantascienza impostata inizialmente come “X-files”, con dei casi al limite del paranormale da risolvere ad ogni puntata, che prendeva da “Lost” alcune caratteristiche distintive come la narrazione su più piani temporali, i colpi di scena continui e la grande cura nel delineare i protagonisti. Non è un caso infatti che l’episodio pilota di “Fringe” si apra con un incidente aereo, proprio come quello di “Lost”.

Fin da subito “Fringe” si è quindi rivelata come la vera erede dell’isola, pur distaccandosene per il punto di vista: se in “Lost” ha grandissima importanza il rapporto tra scienza e fede, in “Fringe” è la scienza la vera protagonista e le responsabilità che il progresso tecnologico comporta. In “Fringe” ogni decisione porta ad una precisa conseguenza e le scelte personali influenzano il corso degli eventi. Con il suo amore per la tecnologia, le citazioni di capolavori della fantascienza come “Ritorno al futuro”, “Star Trek” (simboleggiate dalla partecipazione straordinaria degli attori Christopher Lloyd, alias doc. Emmett Brown, e Leonard Nimoy, ovvero Spock) e “1984”, “Fringe” si è affermata poi come l’unica vera serie di fantascienza della televisione anni 2000. 

La fantascienza però, soprattutto negli ultimi anni, non paga più come un tempo e “Fringe” è stata in bilico ad ogni stagione a causa degli ascolti non altissimi rispetto ai grandi costi di produzione. Cosa le ha permesso di sopravvivere fino ad una quinta stagione? Cosa le ha impedito di finire nel baratro come è successo ad altre serie fantascientifiche di culto come “Firefly” e “Terminator: The Sarah Connor Chronicles”? I suoi protagonisti. 
Abrams e soci hanno creato dei personaggi che hanno suscitato nel pubblico un amore incondizionato: l’agente Olivia Dunham, interpretata da una bravissima Anna Torv, resa nota al grande pubblico proprio grazie a “Fringe”, l’ingegnere Peter Bishop (Joshua Jackson), e soprattutto l’incredibile personaggio di Walter Bishop, scienziato al limite tra genio e follia, in grado di creare nuovi mondi e di attraversarli e che poi impazzisce per un buon disco e un frullato alla fragola, interpretato in maniera magistrale da un John Noble che meritava di essere premiato per questo ruolo. 

La tormentata storia d’amore tra Peter e Olivia, il rapporto tra Peter e Walter, l’importanza dei legami umani, la riflessione sul libero arbitrio e su quanto sia centrale e fondamentale il rapporto genitori-figli, hanno reso “Fringe” molto più di una serie sci-fi: l’hanno resa un meccanismo con una scintilla di vita. 

Arrivata al suo ultimo episodio, il centesimo, la serie ha seguito fino in fondo la sua natura: nonostante alcuni incidenti di percorso, come trame abbandonate troppo presto e qualche buco narrativo, causato soprattutto dallo spettro della cancellazione imminente, “Fringe” ha risolto quasi tutti i suoi enigmi, ha dato una conclusione degna ai percorsi dei suoi protagonisti e, soprattutto, ha fatto emozionare i fan. 

ATTENZIONE SPOILER! 

Nel finale di quasi due ore, Olivia e soci riescono a salvare l’umanità impedendo che gli Osservatori invadano la Terra del 2015: nel farlo, September (Michael Cerveris) sacrifica la sua vita e Broyles (Lance Reddick) mette a rischio la sua, così come Peter e Olivia. 
Il contributo decisivo viene però da Walter: lo scienziato decide di andare nel futuro con Michael (Rowan Longworth), il bambino osservatore, così da impedire che gli Osservatori invadano il suo presente; nel farlo però, Walter diventa un paradosso spazio-temporale e quindi la sua esistenza nel passato viene cancellata. In una scena che è il culmine dell’episodio, Walter rivela questa informazione a Peter e gli dice che sacrificare la sua vita per ridare al figlio la sua è un prezzo che è disposto a pagare. Negli ultimi minuti della serie, in un finale in stile “Inception”, Peter riceve per posta una lettera da Walter: contiene il disegno del tulipano bianco, visto già nella seconda stagione, simbolo della volontà di cambiare il destino e di essere perdonati per i propri errori. Lo sguardo di Peter è ambiguo: si ricorda o no del padre? 

Chi ha amato “Fringe” sicuramente non potrà dimenticarlo. 
Ciao Walter: “See you on the other side”.



FRINGE: IL FINALE


MICHAEL PRIGIONIERO DEGLI OSSERVATORI 
Michael (Rowan Longworth) è stato catturato dagli uomini di Windmark (Michael Kopsa). 



WINDMARK SI CONFRONTA CON MICHAEL 
Windmark (Michael Kopsa) prova a leggere la mente di Michael (Rowan Longworth), ma il bambino ha una forza mentale molto più potente della sua. 



OLIVIA E GLI ALTRI STUDIANO UN PIANO PER LIBERARE MICHAEL 
Michael (Rowan Longworth) è tenuto prigioniero in un carcere di massima sicurezza costruito dove una volta c'era Liberty Island. 



BROYLES AIUTA OLIVIA A SCOPRIRE DOVE SI TROVA MICHAEL 
Broyles (Lance Reddick) aiuta Olivia (Anna Torv) e gli altri a scoprire dove si trova Michael, mettendo a repentaglio la sua copertura. 



SEPTEMBER COSTRUISCE LA MACCHINA DEL TEMPO 
September (Michael Cerveris) assembla la macchina che servirà a portare Michael (Rowan Longworth) nel futuro per impedire che gli Osservatori invadano la Terra del passato. 



OLIVIA SI FA INIETTARE IL CORTEXIPHAN 
Per liberare Michael (Rowan Longworth), Olivia (Anna Torv) deve andare nell'universo parallelo: per riuscirci si fa iniettare ancora una volta il Cortexiphan da Walter (John Noble). 



PETER E OLIVIA SI AMANO ANCORA 
Peter (Joshua Jackson) preoccupato per Olivia (Anna Torv) le dichiara il suo amore. 



OLIVIA SI TELETRASPORTA NELL'ALTRA DIMENSIONE 
Olivia (Anna Torv) riesce a recuperare le sue capacità sopite di teletrasporto e arriva nell'altra dimensione. 



FAUXOLIVIA E LINCOLN AIUTANO OLIVIA 
Nell'altra dimensione Olivia (Anna Torv) ritrova la sé stessa alternativa e Lincoln e chiede loro aiuto. 



WINDMARK E IL CAPO DEGLI OSSERVATORI DECIDONO IL DESTINO DI MICHAEL
Windmark (Michael Kopsa) decide insieme al capo degli Osservatori del 2609 di eliminare Michael (Rowan Longworth): il bambino è una minaccia per la loro razza. 



MICHAEL STA PER ESSERE VIVISEZIONATO 
Gli Osservatori decidono di vivisezionare Michael (Rowan Longworth) per eliminarlo e scoprire cosa lo rende così potente. 



OLIVIA RIESCE A SALVARE MICHAEL 
Olivia (Anna Torv) trova Michael (Rowan Longworth), lo salva e lo riporta nella sua dimensione. 



WALTER RIVELA A PETER CHE HA INTENZIONE DI SACRIFICARSI 
Grazie ad un messaggio lasciato da Walter (John Noble) su una cassetta, Peter (Joshua Jackson) scopre che il padre ha intenzione di sacrificarsi per poter assicurare un futuro a lui e a Olivia (Anna Torv). 



ASTRID RITROVA GENE INTRAPPOLATA NELL'AMBRA 
Astrid (Jasika Nicole) ritrova la mucca Gene intrappolata nell'ambra. 



WALTER DICE ADDIO AD ASTRID 
Walter (John Noble) dice addio a modo suo ad un'inconsapevole Astrid (Jasika Nicole) e rivela che ha sempre saputo quale fosse il suo nome, anche se la prendeva in giro chiamandola ogni volta in modo diverso. 



OLIVIA E PETER SFERRANO UN ATTACCO BIOLOGICO AL QUARTIER GENERALE DEGLI OSSERVATORI 
Olivia (Anna Torv) e Peter (Joshua Jackson) sferrano un attacco letale al quartier generale degli Osservatori: disperdono nei condotti di ventilazione alcune tossine letali provenienti dai “casi fringe” più pericolosi che hanno affrontato. 



UNA CITAZIONE PER I FAN 
L'attacco a base di “casi fringe” è un'occasione per celebrare il passato della serie, con tanto di citazione per i fan: su un muro compare l'impronta insanguinata di una mano con sei dita, lo stesso simbolo comparso per cinque anni nella sigla della serie. 



OLIVIA E GLI ALTRI COMBATTONO ALL'ULTIMO SANGUE CON GLI OSSERVATORI
Fuori dal quartier generale, Olivia (Anna Torv) e gli altri si lanciano in un combattimento all'ultimo sangue con gli Osservatori per dare il tempo a Walter (John Noble) e September (Michael Cerveris) di attivare la macchina. 



SEPTEMBER APRE IL WORMHOLE PER IL FUTURO 
Mentre gli altri tengono a bada gli Osservatori, September (Michael Cerveris) e Walter (John Noble) aprono il portale per il futuro. 



WINDMARK TENTA DI UCCIDERE OLIVIA 
Durante lo scontro, Windmark (Michael Kopsa) tenta di uccidere Olivia (Anna Torv). 



OLIVIA UCCIDE WINDMARK 
Quando Windmark (Michael Kopsa) sta per darle il colpo di grazia, Olivia (Anna Torv) vede la collana di Etta, sua figlia, uccisa proprio dal capo degli Osservatori. La rabbia di Olivia riattiva i suoi poteri telecinetici e grazie alla sua forza di volontà riesce ad ucciderlo. 



SEPTEMBER E' COLPITO DURANTE LO SCONTRO 
 Proprio mentre sta per attraversare il portale spazio-temporale insieme a Michael (Rowan Longworth), September (Michael Cerveris) viene colpito da un proiettile vagante. 



WALTER DECIDE DI ANDARE NEL FUTURO INSIEME A MICHAEL 
Per salvare l'umanità e restituire a Peter (Joshua Jackson) la sua famiglia, Walter (John Noble) decide di sacrificarsi: sarà lui a portare Michael (Rowan Longworth) nel futuro così da impedire l'invasione degli Osservatori nel 2015. 



PETER DICE ADDIO A WALTER 
Peter (Joshua Jackson) dice addio a suo padre: Walter (John Noble) non potrà più tornare e la sua esistenza nel passato sarà cancellata. 



WALTER E MICHAEL ATTRAVERSANO IL WORMHOLE 
Walter (John Noble) e Michael (Rowan Longworth) spariscono nel portale. 



IL SACRIFICIO DI WALTER HA SALVATO IL MONDO 
Il sacrificio di Walter (John Noble) ha funzionato: nel 2015 tutto è tornato normale e l'invasione degli Osservatori non è mai avvenuta. 



IL 2015 E' LIBERO DAGLI OSSERVATORI 
Peter (Joshua Jackson) e Olivia (Anna Torv) sono sposati e loro figlia Etta è viva. 



PETER RICEVE UNA LETTERA DA WALTER 
Peter (Joshua Jackson) riceve una lettera da Walter (John Noble) proprio il giorno in cui sarebbe dovuta avvenire l'invasione degli Osservatori. 



IL TULIPANO BIANCO 
La lettera contiene il disegno del tulipano bianco, visto nella seconda stagione di “Fringe”, simbolo della volontà di cambiare il destino e di essere perdonati per i propri errori. 



PETER SI RICORDA DI WALTER? 
In un finale in stile “Inception”, il primo piano di Peter (Joshua Jackson) lascia gli spettatori nel dubbio: si ricorda di suo padre?




Pubblicato su TvZap.

3 commenti:

  1. Un finale da brividi! Mi mancheranno un sacco questa serie e tutti i suoi personaggi!

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  2. A me il finale non è molto piaciuto. Anche se apprezzo molto l'opera di JJ che pianifica meticolosamente già alla prima puntata, come per Lost.

    Anche in Flashforward è citata Lost, nella prima puntata vi è un cartellone con la pubblicità della compagnia Oceanic. Peccato, Flash prometteva molto bene e mi aveva presa moltissimo.
    Uno dei fallimenti di Abrams è Alcatraz, l'ho trovata priva di mordente e troppo "barocca" sul piano della sceneggiatura e linee temporali.
    Speriamo si rifaccia con Star Wars VII.

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  3. Molto bello il racconto per immagini dell'ultima (doppia) puntata....
    una serie che si fa voler bene, è vero che forse la storia non è sempre stata coerente, ma a me la cosa è importata fino ad un certo punto, anche perché i problemi di coerenza compaiono dall'inizio: da un punto di vista probabilistico è poco credibile la storia dell'universo parallelo così come è stata descritta, infatti le probabilità che in 10000 anni le cose siano andate nella stessa maniera nei due universi ad eccezione che per delle piccolezze è davvero prossima allo zero, il lasso di tempo e il grado di cambiamento ammesso è troppo ampio per una divergenza così ristretta, in più questo comporterebbe che difficilmente esistano dei doppi delle persone, per il semplice fatto che trovo poco plausibile una quasi identica combinazione di percorsi in migliaia di anni....l'unica possibilità sarebbe una sorta di struttura di dipendenza verticale tra un universo e l'altro, ma non mi sembra che la cosa sia stata esplicitata....

    Questo per citare il problema principale dal punto di vista della coerenza, ma solo per dire che era comunque di poca importanza visto che non era altro che un espediente per ben altre riflessioni...

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