sabato 12 giugno 2010

Bright star



Un ago penetra la delicata e morbida stoffa bianca.
Un filo li unisce ed intreccia per sempre i loro destini.
Si apre così l'ultima fatica di Jane Campion.
Un'immagine tanto semplice e legata al quotidiano che, per contrasto, rappresenta alla perfezione l'idea di amore romantico ed assoluto espressa nelle poesie di John Keats.
La ricerca della bellezza, dell'amore, della purezza: i versi di un uomo toccato dal dono quasi divino di tramutare sentimenti impalpabili ed astratti in parole, in inchiostro, in qualcosa di tangibile ed umano.
La scintilla che brilla nell'espressione intellettuale più alta dell'uomo: la capacità di sentire in maniera carnale i sentimenti, di percepire il respiro del mondo e la voce della natura.
In pochi, pochissimi, hanno questo dono, che a volte può essere una maledizione.
Una comunione così intensa tra sensi e pensieri non è certo cosa comune e la vita del poeta non dev'essere facile, soprattutto di uno romantico.

Ben Whishaw e Abbie Cornish

La regista neozelandese ha cercato di trasmettere questa magia inafferrabile, questo lucore lontano che avvolge chi sa mettere un mondo in una frase.
Per questa difficilissima impresa, le sue immagini si fanno poesia: attraverso le stoffe ricamate, i prati viola, il tintinnio di un cucchiaino in una tazza di thé, l'esperienza del film diventa sensoriale e quasi sinestetica.
Il culto ossessivo del gesto accennato, gli sguardi schivi, la ricerca di un contatto breve e proibito: con estremo pudore e semplicità, Bright star ci proietta in un amore disperato, drammatico, che non ha bisogno di gesti eclatanti o rumorosi per esprimersi.
Un amore contrastato dall'etichetta, dal senso del dovere, dall'orgoglio, dalle circostanze: mai realmente consumato e per questo estremamente romantico.
C'era bisogno di un film del genere, diranno molti?
A che serve un altro film in costume sulla vita di un poeta morto quasi 200 anni fa?

Abbie Cornish

La storia d'amore tra John Keats e Funny Browne potrà sembrare melodrammatica ed irrisolta, ma in tempi in cui l'amore è esibito, quasi sbandierato, consumato distrattamente e spesso maltrattato, quasi commercializzato, la ricerca di un qualcosa di più prezioso e autentico non sembra affatto scontata. In tempi in cui per dichiarasi amore basta un sms, potrebbe far quasi ridere l'idea che qualcuno in passato scrivesse poesie e lettere per la persona amata. Ma fermarsi a pensare ai propri sentimenti, raccoglierli su un foglio e donarli come un oggetto prezioso a qualcuno che amiamo è un gesto che bisognerebbe tornare a fare.
Anche se non siamo più nell' '800 e comunichiamo con il mondo attraverso Facebook..

La citazione:
"- John: Ho fatto un tale sogno stanotte, fluttuavo sopra gli alberi con le mie labbra unite ad una bellissima figura.
- Fanny: Di chi erano le labbra? Erano le mie labbra?"

Voto: ♥♥♥ 1/2


Titolo originale: Bright Star
Regia: Jane Campion
Anno: 2009
Cast: Abbie Cornish, Ben Whishaw, Paul Schneider, Kerry Fox

1 commento:

  1. Questo film è a dir poco stupendo, molto toccante, Jane Campion dopo In The Cut ci ha regalato un altro gioiello, che merita di essere ricordato accanto a ritratto di signora

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