martedì 27 ottobre 2009

Viola di mare


Tratto dal romanzo "Minchia di re", Viola di mare è un film pieno di difetti ma che voglio sostenere.

Primo perchè è una storia coraggiosa per l'Italia: due ragazze lesbiche che cercano di amarsi a tutti i costi nella Sicilia dell' '800 andando contro le convenzioni sociali, affermando il loro diritto di sposarsi solo per amore, slegandosi dalle imposizioni della Chiesa e ribadendo la loro individualità come donne e come persone. Roba fantascientifica per i tempi che corrono nel nostro paese!

Poi perchè sembra che al cinema ci sia una discriminazione nella discriminazione: se l'omosessualità maschile è stata ampiamente trattata sul grande schermo, lo stesso non si può dire di quella femminile. Si è parlato di cawboy gay, transessuali, ermafroditi, bisessuali, libertini di vario tipo ma di donne che amano le donne quasi mai. Come se non esistessero anche le lesbiche!

Isabella Ragonese e Valeria Solarino

Poi c'è l'aspetto interessante di come viene rappresentata la donna: nel film non c'è solo il rivendicare il diritto di amare chi si vuole, ma anche quello ad essere rispettate in quanto donne. Il padre padrone non sopporta la figlia principalmente perchè non è un maschio piuttosto che perchè omosessuale.

La storia è presto detta: come una Lady Oscar siciliana, Angela è odiata dal padre che voleva un figlio per mandare avanti l'azienda di famiglia. La ragazza non è sottomessa come le altre donne del paese e non capisce perchè non può decidere liberamente del proprio destino. In più si innamora di Sara, dolce e remissiva, ricambiata.

Il film ha dei momenti buoni: i bei paesaggi dell'isola siciliana, l'innamoramento molto dolce e quasi poetico tra le due, la musica rock di Gianna Nannini (che si sarebbe potuto sfruttare di più) e l'interpretazione sorprendente della Solarino che è perfettamente credibile nel ruolo. Purtroppo però nella parte centrale e soprattutto nel finale si perde, troppa carne al fuoco e troppa fretta di mandare avanti la storia. Anche la regia si perde a questo punto, rovinando qualche buona idea dell'inizio.

Valeria Solarino

In sostanza quando sono entrata nella sala pensavo che avrei visto una pellicola inguardabile e invece non è così: se ci fosse stato un pò più di coraggio però - e per coraggio non intendo le scene d'amore tra le due che anzi sono ampiamente sdoganate - si sarebbe potuto realizzare una pellicola veramente sconvolgente ed importante.

Ma forse, visti i tanti temi scottanti messi in ballo, era chiedere veramente troppo per un film italiano.


La citazione: "Per volersi bene c'è solo un modo"

Voto: ♥♥

6 commenti:

  1. volevo avere un giudizio sul film domani vorrei andarlo a vedere.
    invece, sono andata a vedere "Di me cosa ne sai" molto interessante.
    vi lascio il link:www.berlusconixloscar.blogspot.com

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  2. @Ivan: alla fine hanno mostrato tante scene di sesso tra le due, ma poi sul tema omosessualità, donna, oppressione della chiesa hanno dato solo degli accenni.
    Potevano essere più efficaci.

    @Anonimo: di me cosa ne sai non l'ho visto. Passo a leggere. Spero che il titolo del tuo blog sia ironico!!! ^_^

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  3. A me sembra che il cinema italiano e non solo c'abbia ormai il chiodo fisso.
    Si parla continuamente della sessualità, con film-manifesto che, in mancanza d'altro, si finisce per sostenere solo per il contenuto-messaggio (secondo me una massima umiliazione per un regista sentirsi dire una cosa del genere; ma evidentemente è quello che cercano).

    E se proprio si volesse cercare l'impegno sarebbe più interessante occuparsi di situazioni di difficoltà e di emarginazione più attuali e significative, a cui molti sono ciechi.

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  4. Poteva venirne fuori un gran film, però onestamente così com'è non si può dire che lo sia: è un film deboluccio e pieno di dietti, come dici giustamente tu. Vero è che ne va apprezzao il coraggio, questo si!
    Questo, in sunto il mio parere:
    http://giuleluci.blogspot.com/2009/10/viola-di-mare.html

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  5. @Fabio: non mi pare che si parli solo di sessualità nel cinema italiano. Anzi. Tranne Ozpeteck che è un caso a parte, dei problemi degli omosessuali in Italia si parla pochissimo. Meno che mai delle lesbiche.

    Non sono d'accordo sul fatto che un film non possa essere difeso per il messaggio e la storia raccontata.
    Certo se c'è anche un grande talento visivo è meglio, ma spesso la storia è più importante di come viene raccontata.

    Cmq resta il fatto che il film è pieno di difetti. Questo non si può negare.

    Per il fatto delle situazioni più urgenti: quando in Italia ogni giorno ormai ragazzi omosessuali vengono aggrediti e picchiati senza motivo o addirittura un ragazzo che esce tranquillamente la sera con gli amici viene picchiato "perchè vestito da omosessuale" mi pare che l'emergenza ci sia eccome.

    @Chiara: sono d'accordo con te! Vengo a leggere. ^_^

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