L'attrice francese, protagonista con Jennifer Connelly di "Aloft" di Claudia Llosa, ci ha parlato del suo metodo d'attrice, di colleghi insopportabili e della sua doppia vita di regista e cantante
Minuta, solare, eterea, gentile e diretta: Mélanie Laurent quando parla ti guarda negli occhi e ti conquista con il suo sorriso spontaneo e intelligente. Elegante e allo stesso tempo semplice, l'attrice francese, resa celebre da Quentin Tarantino in "Bastardi senza gloria", affascina con la sua grazia e la parlantina veloce ed estroversa. L'abbiamo incontrata dopo la presentazione di "Aloft", film della regista peruviana Claudia Llosa, in cui è una giornalista che deve affrontare una situazione difficile. Per girare il film, le cui riprese si sono svolte nel Canada del nord, Mélanie ha dovuto affrontare temperature ostili: "Abbiamo sfruttato il freddo, era un elemento essenziale per la storia. Io però ero incinta di tre mesi e non ho sentito davvero il freddo, ero l'unica che aveva sempre caldo. Spesso mi dicevano: “Mélanie ma non hai freddo? Fanno meno 27 gradi!” ma io non lo sentivo!".
Nel film la Laurent divide la scena con Cillian Murphy, che interpreta Ivan, un figlio abbandonato 20 anni prima da Nana, madre che scopre di avere poteri mistici, con il volto gelido di Jennifer Connelly.
"Ho avuto solo una scena con Jennifer ed è stato un peccato perché era il suo primo giorno di riprese e il mio ultimo. E' stato strano ma bello. Cillian è fantastico: è una persona molto alla mano e professionale, tranquillo. Non ha un grosso ego, alla fine è diventato il mio miglior amico sul set".
Parlando della gioia di lavorare con una persona così disponibile come Murphy, l'attrice ci ha rivelato che non sempre accade di poter lavorare serenamente su un set, soprattutto quando alcuni colleghi sfoderano un ego smisurato.
"Oh là. Oh là là. Anche oh là là là! Quando succede è la cosa peggiore. Reagisco sempre piangendo perché è una cosa che mi influenza molto. La trovo una cosa stupida e alla fine della giornata non me ne importa nulla ma è un peccato. Mi è successo di recente di lavorare con un attore terribile che si crede dio: è frustrante perché facciamo un lavoro che è così bello e potrebbe essere così divertente e queste persone ti fanno sentire come se stessi sprecando del tempo. Ho lavorato con attori differenti provenienti da ogni paese e ho notato che molti degli attori che usano il “metodo” spesso tendono a escluderti dal loro percorso e si dimostrano egoisti. Alcuni non ti parlano perché il loro personaggio odia il tuo, mentre io vorrei instaurare un bel rapporto con tutti. E' brutto quando ti escludono a priori. Io sono l'opposto: devo amare ogni personaggio, anche quello più sgradevole".
Screzi isolati sul set a parte, l'attrice francese negli ultimi anni è riuscita a costruirsi una solida carriera internazionale.
"Non era un mio sogno, anche perché fino a quattro anni fa non parlavo una parola d'inglese. Imparare la lingua è stata una bella sfida e ora amo poter far parte di progetti così internazionali, che mi mettono a contatto con persone provenienti da tanti paesi diversi. Mi sento così fortunata perché è una cosa rara avere l'opportunità di lavorare con persone così diverse. Non so se i produttori mi vedono in maniera diversa: grazie a dio non faccio quella vita! E' vero che ultimamente ho fatto tanti film diversi: per me l'importante è fare sempre del mio meglio. Il mio obbiettivo primario non è ottenere per forza il grande incasso, ma poter fare sempre cose diverse e lavorare con persone di talento".
"Bastardi senza gloria", "Il concerto", "Beginners": Mélanie non ha sbagliato un colpo negli ultimi cinque anni, le abbiamo dunque chiesto come sceglie i suoi ruoli.
"Il mio metro di giudizio è cambiato molto dall'inizio della mia carriera: in principio ero felicissima di ottenere qualsiasi parte, poi volevo solo grandi parti, e ora non mi importa quanto sia rilevante il mio ruolo, anche se mi chiamano per tre giorni di riprese non mi interessa, l'importante è che il ruolo mi colpisca. Prima pensavo che la cosa più importante fosse la sceneggiatura, ora credo invece che sia il regista. Ma l'anno prossimo potrei aver cambiato idea. Ora so che l'unica cosa che conta è realizzare film straordinari come questo, perché alla fine è quello che resta".
L'amore per il cinema di Mélanie Laurent non si limita alla recitazione, l'attrice ha infatti girato il suo secondo film da regista.
"Ho appena finito un mese fa di girare il mio secondo film. Ora sono in fase di montaggio e adesso che ho visto il film di Claudia (Llosa) cambierò tutto! Il primo film che ho diretto è stato dopo aver interpretato "Beginners" e allora era esattamente quello che volevo fare, anche se non ero espertissima in materia. Mentre durante questo secondo film ho potuto contare sui consigli di un'artista come Claudia e credo che la differenza si noterà. Credo di essere completamente me stessa come regista: quando recito molto dipende da chi mi dirige, mentre invece quando dirigo sono il capitano di una grande nave e adoro essere un capitano!".
La seconda opera da regista dell'attrice è un progetto ambizioso, che l'artista coltiva ormai da più di dieci anni.
"Il mio film parla di due ragazze all'ultimo anno di liceo: la storia è oscura e pericolosa, tra le due si instaura un rapporto malato, una domina l'altra che è totalmente succube. E' basato su un libro che ho letto 12 anni fa quando avevo 16 anni, un grande successo in Francia, e già allora, mentre stavo compiendo i miei primi passi d'attrice, sapevo che avrei voluto dirigere quella storia. Tutti mi hanno detto che ero troppo giovane per dirigere un film e allora ho chiamato l'autrice, che all'epoca aveva la mia stessa età, e le ho fatto promettere che soltanto io avrei diretto il film un giorno".
Mentre parla di cinema e set cinematografici Mélanie Laurent si illumina e da star internazionale diventa una semplice appassionata desiderosa di condividere il suo entusiasmo; quando le facciamo notare che è "super cool" ride e diventa subito auto-ironica, risultando, se possibile, ancora più adorabile.
"Possiamo smettere di mentire?! Non sono super cool! Però amo alla follia il cinema: ho il sacro fuoco del cinema. E quando lavoro con persone di talento come Claudia il mio amore si alimenta. Sono una grande osservatrice e sono affascinata da come i registi accarezzino le loro idee e le trasformino in visioni. Mi sento così fortunata a svegliarmi ogni giorno facendo parte di questo mondo. Amo il talento: non sono mai gelosa di qualcuno pieno di talento, adoro incontrare persone piene di talento perché ti ispirano a migliorare. E questo vale per tutto: la vita, l'amore".
Attrice, regista e anche cantante, l'artista francese si esprime a tutto tondo, anche se, inevitabilmente, deve affrontare delle critiche.
"Quando ho realizzato il mio disco ho scritto ogni verso e tutte le musiche, ci ho messo tutta la passione di cui sono stata capace ma la stampa francese non è stata tenera con me. E' stata colpa mia perché in quel periodo ero dappertutto: avevo tre film in sala, ne stavo dirigendo uno, ogni tre settimane usciva una mia intervista. E in Francia la gente si stufa presto. Non so se il disco si meritasse più successo, ma so per certo che quando ne farò un altro lo farò uscire ovunque tranne che in Francia. Adesso ho imparato: la vita è piena di errori ed è giusto che sia così. L'importante è trarre un insegnamento da essi e non fare lo stesso errore due volte".
Pubblicato su Trovacinema.
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