Adattare per il grande schermo il sesto libro della saga di Harry Potter non era facile.
Passati gli anni dell'innocenza in cui la magia sembrava divertente, archiviati la prima cotta e il ballo della scuola, nel sesto libro Harry abbandona definitivamente la spensieratezza dell'infanzia e diventa adulto. Harry Potter e il Principe Mezzosangue con i suoi dilemmi interiori, i tradimenti e gli addii è il capitolo più cupo della saga di J.K. Rowling e insieme quello che dà una svolta all'intera storia.
Daniel Radcliffe e Michael Gambon
Tanta quindi la carne al fuoco che se da una parte è una materia difficile da gestire, dall'altra offre un enorme potenziale per la trasposizione cinematografica.
Purtroppo, dopo aver rovinato Harry Potter e l'Ordine della Fenice, il regista David Yates è riuscito a trasformare il sesto libro in una puntata, tediosa, di Dawson's Creek, facendo della noia la protagonista assoluta della pellicola.
Appena accennato il grande dilemma di Draco (Tom Felton), questa volta protagonista centrale della storia, ragazzo che deve sopportare il peso dell'orribile compito affidatogli dal Signore Oscuro, poco chiaro il fondamentale rapporto tra Harry (Daniel Radcliffe) e Silente (un grande Michael Gambon) e soprattutto per nulla affrontata l'ambiguità del professor Piton (Alan Rickman), vero elemento di suspense del libro, che anche nel settimo capitolo è un elemento cruciale della trama.
Il regista e lo sceneggiatore hanno preferito, non si sa per quale oscuro motivo, di incentrare la pellicola non sulle trame principali della saga come la lotta continua tra Harry e Lord Voldemort, ma sulle vicende amorose dei giovani protagonisti. Ecco quindi che più di un'ora del film se ne va in battute da scolaretti, pianti di gelosia e ripicche tra innamorati degne della peggior puntata di un qualsiasi telefilm adolescenziale anni '90.
Qualche elemento azzeccato non manca - come i ricordi che vedono protagonista il giovane Tom Riddle - soprattutto grazie al fenomenale cast che Yates ha a disposizione: su tutti Michael Gambon, un Albus Silente perfetto che incute rispetto e soggezione, eroico e serafico allo stesso tempo, e il nuovo acquisto Jim Broadbent nei panni del professor Lumacorno, che dà una lezione a tutti offrendo una grande performance, dimostrando ancora una volta di poter interpretare qualsiasi ruolo. Purtroppo poco sfruttata invece la grande Helena Bonham Carter nel ruolo della perfida Bellatrix.
Dopo quasi due ore di azione diluita da problemi di cuore il finale delude definitivamente: in poco più di mezz'ora la storia cerca troppo in fretta la conclusione, risolvendosi in un finale stiracchiato, per nulla adrenalinico e solenne come nel libro, lasciando lo spettatore con un senso di incompiutezza.
Alla luce di queste pessime prove, non risulta chiaro perché sia stato affidato a Yates anche l'ultimo capitolo, da cui saranno tratte ben due pellicole: speriamo che con il finale il regista - e soprattutto gli sceneggiatori - riesca a fare di meglio perché altrimenti rovinerà una delle saghe più amate e seguite di sempre.
La citazione: "Anche questa volta dovrò chiederti troppo Harry"
Voto: ♥♥ 1/2
Uscita italiana: 15 luglio 2009
Pubblicato su Cineforme.
Vado a vederlo dopodomani... Ma con queste premesse... Devo dire che dei cinque precedenti quello che mi è piaciuto di più è stato "Il prigioniero di Azkaban", ma non ho mai letto neanche uno dei romanzi, quindi non saprei dare un giudizio sull'adattamento cinematografico. Certo è un peccato se dei motivi narrativi importanti come quelli che hai citato vengono trascurati per lasciare spazio a sbaciucchiamenti e scontri a colpi di bacchetta magica!
RispondiEliminaNon ho mai visto mezzo Harry Potter, però il cast di questa puntata della saga fa leccare i baffi.
RispondiEliminaComunque i telefilm adolescienziali degli anni '90 non erano male, solo che giustamente quel clima c'azzecca poco col fantasy di Harry Potter...
Ale55andra
l'ho visto poche ore fa...e non posso fare altro che quotare questo commento dalla prima all'ultima riga, preciso spiccicato.
RispondiEliminapeccato...!!
Che qualcuno fermi Yates!!!
RispondiEliminaL'ho visto... e devo dire che concordo con te. Non mi è piaciuto per niente. Al di là delle discrepanze con il romanzo, di cui mi dicevano alcuni amici che l'hanno letto, ci sono dei passaggi davvero illogici anche per chi non conosce l'originale. L'unica cosa accettabile è l'atmosfera un po' comica del primo tempo. Non so se sia realmente così, ma credo che si siano un po' stancati di fare film di Harry Potter, quindi li fanno giusto perchè devono concludere la saga! Il che, per dei film, è sempre una cosa deleteria.
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