La devono smettere.
La dobbiamo smettere.
Fin da quando nasciamo ci sommergono di confetti, nastrini, favole e storie sull'amore.
Ci fanno vedere Cenerentola, la Bella addormentata nel bosco e Biancaneve e tutte pensiamo che da grandi troveremo l'amore sotto forma di principe azzurro dal sorriso splendente e i capelli perfetti.
Non ci leggono mica le favole originali dei fratelli Grimm in cui il principe ficca due dita in gola a Biancaneve per toglierle la mela avvelenata conficcata nella trachea, né ci raccontano che le due sorellastre di Cenerentola pur di farsi entrare la scarpetta si mozzano un alluce e un tallone, eh no, sarebbe troppo dura, e allora eccoci lì schiaffate davanti alla versione tutta cuoricini e zucchero della Disney, in cui la principessa è sempre bellissima pure se fa la serva e sta tutto il giorno in cucina. Ora questo quando hai tre o quattro anni va pure bene, ci mancherebbe, ma quando cominci ad avere undici, al massimo dodici anni qualche anima pia e saggia dovrebbe dirti come stanno veramente le cose: i principi azzurri non esistono e quelli che lo sembrano o hanno secondi fini o sono gay.
E' la realtà bellezze.
E' assurdo come culturalmente siamo sommerse da idee distorte dell'amore, pensieri totalmente distanti dalla realtà che non servono ad altro che a vendere scatole di cioccolatini il giorno di San Valentino e a far intascare soldoni all'enorme giro di affari dei matrimoni.
Eh già perchè tutto questo lavaggio del cervello continuo porta a una comune aspirazione finale per tutte: avere il matrimonio perfetto con l'uomo perfetto indossando il vestito perfetto.
Ma perchè?
Perchè le aspirazioni di una donna devono essere per forza queste?
Perchè anche se una è laureata in astrofisica, è un chirurgo eccezionale, è un'atleta di successo perchè alla fine tutte devono rimbambirsi di fronte a confetti e fiori?
Io non ci sto.
La dobbiamo smettere di farci fregare in questo modo!
Eh già perchè l'operazione è subdola: negli ultimi anni questo atteggiamento, questo tipo di film e di romanzi è stato preso cinicamente in giro da altri film, altri libri e altre serie tv, una su tutte Sex & The City. Ma come è andata a finire? Anche se all'inizio ci hanno fatto credere che nel nuovo millennio una donna può essere emancipata e indipendente, mettersi i vestiti che vuole, frequentare chi vuole, decidere di avere un bambino anche se non sposata o di non averne affatto, alla fine che hanno fatto Carrie e socie? Si sono sposate pure loro!
E film come 27 volte in bianco mi fanno arrabbiare, sì mi fanno proprio uscire il fumo dalle orecchie: perchè se una donna a 30 non è sposata o fidanzata deve essere per forza una sfigata o una racchia? Perchè deve per forza desiderare matrimonio e figli?
Non è così. Non per tutte almeno.
Sono secoli che cercano di incastrarci in questo ruolo e se non rientriamo in questo schema siamo frigide o puttane. E no belli miei!
Io non voglio un orrendo vestito a meringa e non sento l'esigenza di fare un figlio.
Non voglio sposarmi e voglio concentrarmi prima di tutto sui miei obiettivi.
E film come questo svolgono un servizio dannosissimo all'emancipazione femminile e al modo di pensare delle donne.
La Heigl è tanto carina, Marsden è tanto carino, sono tutti belli e carini, ma se l'amore della vita non dovesse mai arrivare? Perchè mi dovete dire che prima o poi l'amore da fiaba arriva per tutti? E se non fosse così? E se pure dovesse arrivare, come la mettiamo se dopo qualche anno ci rompiamo le scatole tutti e due? E se poi scopro che la mia anima gemella è uno stronzo?
Perchè mi devi far deprimere se non ho l'amore perfetto, o far illudere che la storia che ho durerà per sempre?
Poi ci chiediamo perchè a 20 anni tutte vogliono rifarsi ed andare a sculettare in tv.
Cominciamo a leggere i racconti di Poe alle bambine.
Magari da grandi saranno più sveglie e non si faranno fregare dall'assurda idea dell' “amore da fiaba”.
Voto: ♥1/2
eh... Katherine è una vera gnocca!!
RispondiEliminaE poi cominciano a seppellire vive le persone però, ahah!!
RispondiEliminaComunque ovviamente sono d'accordo, però uno coi capelli perfetti sarebbe bello da trovare ^_-
Ale55andra
Sei una grande!!! E' bellissimo quello che hai scritto.Applausi!!!
RispondiEliminaPS. Sapessi quanto mi fanno girare le palle quelle persone che,vedendoti dopo un pò di tempo,la prima cosa che ti chiedono non é "come ti va la vita?","cosa fai di bello? studi? lavori?" e domande simili. No!! Ti chiedono: "sei fidanzata?" e quando gli rispondi di no ti gurardano con una faccia tra lo stupito e lo schifato,come se gli avessi confessato di mangiare carne di cavallo a colazione. E questo succede già prima dei 30 anni. Scene da incubo!!!
@Riccardo: Grazie per aver sottolineato il fulcro del mio discorso....
RispondiElimina@Ale55andra e Valeria: forse in certi punti sono stata troppo brusca (era la foga del momento), ma effettivamente non se ne può più.
Valeria hai ragione, non sai quante volte capita anche a me!
E basta con questa mentalità provinciale e maschilista!
Valentinaaaaaaaaaaaaa!!!
RispondiEliminaIl cuore del tuo discorso è chiaro... ma la recensione? Mhmmmm... mi sa che se l'è pappata Cenerentola...
Scherzi a parte, comprendo del tutto quello che hai scritto, anche se forse ti arrabbiata un po' troppo.
In effetti è davvero seccante sentirsi quasi 'malati' solo perché si è single. Ma sai che dico? Chissenefrega! Noi siamo persone serie, non ci fidanziamo solo perchè magari i nostri amici/amiche lo sono. Insomma, non dobbiamo mica fidanzarci per far felici gli altri! Mai come in questo caso si tratta di una questione del tutto personale.
Quando ci imbatteremo nello sguardo giusto e quando qualche farfalla svolazzerà nei nostri stomaci, di certo ce ne accorgeremo. E solo allora staremo a vedere...
Bye bye :*
PS Mai forzare la mano al Caso: l'Amore si trova solo se a dominare è la spontaneità...
ti stimo troppo! grande
RispondiElimina@Iohannes: in realtà il mio discorso non è affatto sul trovare l'amore appure no.
RispondiEliminaE' più articolato di così: quello che voglio dire è che finalmente le donne dopo millenni di prevaricazioni e ingiustizie finalmente sono libere, almeno nel mondo occidentale, di esprimersi come vogliono.
Possono diventare scrittrici, artiste, medici, scienziati, atlete, fare quello che vogliono.
In più adesso non sono obbligate a sposarsi per sopravvivere e quindi possono scegliere come vogliono del loro destino.
Anche i costumi sessuali ringraziando il cielo sono molto più liberi e le donne possono avere una vita sessuale libera esattamente come gli uomini.
Le donne occidentali finalmente hanno la stessa libertà e indipendenza che hanno sempre avuto i maschi e questi film cosa fanno?
Cercano di farci tornare indietro di secoli.
27 volte in bianco comincia così: "A 5 anni Mozart aveva già scritto la sua prima opera, a 9 Picasso aveva scoperto il suo talento per i colori e Tiger Woods a 3 aveva già preso in mano la sua prima mazza da golf. Io a 8 anni già sapevo quale sarebbe stato il mio futuro: il matrimonio".
Un altro pò mi strozzavo con la mia stessa saliva!!!
Ma si può nel 2000, quando finalmente abbiamo avuto donne premi Nobel sia in campo scientifico che letterario, dire una cosa del genere?!
Poi ci stupiamo se in Italia più della metà delle donne non lavora e sta a casa a fare le casalinghe a farsi trattare male da maschi immaturi e maschilisti.
Facciamo girare un pò il mondo a 'ste ragazze, facciamo scoprire loro quanta soddisfazione dà raggiungere obiettivi con le proprie forze, vedere chi si vuole e fare sesso in libertà, poi vediamo se vogliono ancora rinchiudersi in casa davanti ai fornelli!
Ben detto! Ecco i film cliché che non riesco a vedere e che se per sbaglio comincio a guardare non finisco mai perché mi addormento prima. Quindi un film da evitare.
RispondiEliminaOK Valentina, ora è tutto più chiaro... Dopotutto, io non ho nemmeno visto il film! E la tua recensione era sparita lasciando spazio all'invettiva...
RispondiEliminaMi rendo conto ogni giorno di quanto le donne non vengano rispettate dai miei simili (e anche dalle loro simili): e ciò emerge dal mondo della pubblicità, da quello della politica, dalla orrida TV, da innumerevoli stereotipi presenti nella testa della gente (e pronti ad emergere non appena scambi due parole).
E posso immaginare quanto certe donne sentano forte in loro una voglia di riscatto più che giustificata.
Allo stesso tempo però, quello che mi dispiacerebbe -e che mi spiace- vedere è che alcune donne raggiungano in negativo alcuni picchi già toccati dagli uomini. E chiaramente ciò non è un bene nè per gli uni nè per le altre. Non è un bene per nessuno.
Anche il discorso sulla libertà sessuale è molto più ingarbugliato di quello che può sembrare: ad essere sinceri, molto sinceri, va detto che la sfera sessuale, sia a livello di immaginario collettivo che a livello meramente 'pratico', è continuamente inquadrata da un'ottica che priva le donne del minimo rispetto, della minima dignità. E la cosa triste è che molte donne 'libere'(/'libertine'...) si sentano tali facendo le peggiori porcate che molti uomini non fanno altro che desiderare, sbavando. E sarebbe questa la libertà?
Io -che sono maschio ed etero- invece sarei felice se vedessi molte donne ribellarsi allo schifoso e quotidiano sfruttamento dei loro corpi. Sarebbe -ad esempio- bello vedere le donne che lottano contro i produttori di film a luci rosse (in quel mondo esse non sono altro che 'giocattoli organici'). Dopotutto, da quando i fruitori di quella robaccia sono donne? E già questo è per me un motivo per dire -e lo dico sul serio- che le donno sono migliori degli uomini.
Alla fine, Valentina, non siamo altro che tante individualità, tante persone... apparentemente facili da incasellare ed etichettare, ma in realtà ben più complesse.
E ragionare sempre in termini di 'guerra dei sessi' a tutto campo può essere molto rischioso, in primis per noi stessi.
Per come la vedo io, la parola chiave è 'rispetto': chi la terrà sempre presente, credo che potrà fare grandi cose, sempre e ovunque.
E mi auguro che le donne sappiano far sentire la loro voce, mai 'perdendo per strada' la vera femminilità, che tanta grazia conferisce a questo grigio mondo. Perchè vedere donne che sembrano uomini della peggior specie sarebbe un delitto...
Insomma, la cosa migliore è dimostrare il proprio valore senza smarrire mai le migliori caratteristiche della propria dimensione.
Quando parlo di libertà sessuale non parlo di diventare pornostar...
RispondiEliminaPrima una donna doveva arrivare vergine al matrimonio, fare sesso solo con suo marito e solo con lo scopo di procreare.
Per fortuna adesso si possono fare diverse esperienze, usare metodi contraccettivi e non rimanere necessariamente unite alla stessa persona per tutta la vita.
E soprattutto la donna può tranquillamente fare sesso per piacere e non per fare un figlio.
E magari per gli uomini sembra una cosa scontata visto che sono sempre stati cresciuti con il mito dell'uomo predatore e di "ogni lasciata è persa", quando tanto le conseguenze delle loro azioni non le subiscono visto che a rimanere incinte sono le donne, ma per le donne queste sono conquiste enormi.
Essere padrone del proprio corpo vuol dire essere libere e non vuol dire affatto essere delle poco di buono.
Il mio discorso inoltre non ha nulla a che vedere con la lotta dei sessi e non sto dicendo che le donne devono essere dei "maschiacci".
E questa affermazione mi fa molto male perchè essere indipendenti, liberi, mantenersi da soli e avere delle relazioni non è una cosa da maschi: è una cosa da esseri umani liberi, di qualunque sesso, orientamento sessuale e religione.
Non è che parificando diritti tra uomini e donne si fa una lotta di sessi: è una questione di civiltà.
"Non è che parificando diritti tra uomini e donne si fa una lotta di sessi: è una questione di civiltà."
RispondiEliminaOvviamente non ho nulla da ridire.
Se mai quel che ho scritto nel mio precedente intervento è da intendersi come 'corollario': ovvero sono solo osservazioni che riguardano 'alcune' persone (e ovviamente non mi riferivo a te).
Semplicemente, intendevo dire che le suddette 'alcune persone' spesso tirano in ballo la "guerra dei sessi" che ho citato (e alla quale non prendo parte).
Come riconoscere chi ne fa parte? E' facile: tale persona parla sempre in termini di "gli uomini/donne sono tutti uguali". E non appena vi è un minimo contrasto con una persona dell'altro sesso si tuffa a capofitto nello sterminato campionario di stereotipi che riguardano gli uni o le altre.
Ma io odio gli stereotipi. Non sopporterei di essere preso per 'uno dei tanti' solo per colpa di altri miei simili. Insomma, che ognuno (che il 'singolo') paghi per le proprie colpe! E allo stesso tempo mi tengo ben lontano dal parlare male delle donne solo perchè magari una di loro non si è comportata bene con me. Ciò sarebbe assurdo.
E' per questo che -sempre nel mio precedente intervento- mi riferivo al rispetto delle singole individualità: non ne posso più di tante generalizzazioni, del 'far di tutta l'erba un fascio'.
Ogni giorno veniamo investiti -sottilmente o no- da una valanga di stereotipi deprimenti ed omologanti. Ciò ovviamente fa bene al mercato, perchè quanto più rivendichiamo di essere "Giovanni" o "Valentina", tanto più rischiamo di non essere buoni target...
In definitiva -evitando che il mio discorso si ramifichi e diventi una gelatina tipo "Venom" ;)- ci tenevo a chiarire la mia posizione: non sono mai stato un tipo reazionario o maschilista (tutte le mie amiche e colleghe lo proverebbero in qualsiasi momento) e se l'aver citato la "guerra dei sessi" (senza precisazioni) ti ha fatto "molto male" sappi che mi dispiace davvero.
Ciao :*
Iohannes e Valentina,state facendo due discorsi un tantino diversi,ma comunque complementari.Vi sembra di trovarvi in disaccordo ma in realtà non é così.Io sono perfettamente d'accordo con entrambi.State scrivendo parole sante tutti e due! :-D
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